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Un team coeso.

Siamo un gruppo di uomini e donne, di generazioni diverse e con esperienze specifiche e per realizzare i nostri prodotti ci muoviamo in modo autonomo e collaborativo, con un grande supporto reciproco. Siamo anche lieti di avvalerci della collaborazione di talent, artisti o consulenti esterni che arricchiscono i contenuti dei nostri prodotti.

Da dove nasce l’idea del francobollo digitale?

Lavorando ormai da molto tempo in ambito filatelico e non è stato difficile per il nostro CEO notare come negli anni il commercio dei francobolli sia passato dalle trattative nelle nicchie di negozi specializzati, alle case d’asta e successivamente alle compravendite sul web. Le piattaforme specializzate hanno ormai milioni di esemplari in offerta ed il mercato è molto dinamico anche se non riferito agli esemplari più rari e cari.

Nel settore dei digital collectibles esistono innumerevoli tipologie di prodotti offerti che spaziano dai vestiti per bambole virtuali ad appezzamenti di terreno dove poter costruire città digitali, ma quello che lo ha fatto riflettere molto ed approdare con fiducia al francobollo digitale è stata la scelta della maggior produttrice americana di carte di giocatori di baseball. Dal dopoguerra in America la collezione di figurine cartacee del baseball è diventata, come da noi avviene per i giocatori di calcio, ma oltreoceano la passione è arrivata a far raggiungere ad alcune carte più rare valori veramente considerevoli e a far contare in numerosi milioni i collezionisti di questo prodotto. Nell’aprile 2012 questa azienda è uscita con una nuova App tramite la quale è possibile acquistare le carte digitali dei giocatori di baseball. Questa diversificazione del prodotto ha portato l’azienda, che continua ancora a stampare carte cartacee, a raddoppiare il fatturato suddividendolo più o meno equamente nei due settori. Il nuovo prodotto ha riscosso successo senza andare a discapito del “concorrente” cartaceo ed ha permesso una forte espansione.

Abbiamo voluto celebrare i 180 anni della nascita del primo valore postale emettendo anche noi nelle stesse date il primo francobollo digitale.

Perché il Penny Black?

Il Penny Black di BISTAMPS per celebrare e sottolineare questi 180 anni.

Il 6 Maggio del 1840, in Inghilterra, è stato emesso il primo francobollo del mondo, il Penny Black. Dopo 180 anni esatti commemoriamo l’icona della filatelia con il primo francobollo da collezione al mondo esclusivamente digitale e certificato con tecnologia Blockchain.

1840 – 2020, dall’era Vittoriana all’era digitale questa immagine continua a raccontarci un pezzo della nostra storia.
Per celebrare questa icona dedicata alla regina Vittoria abbiamo mantenuto la sua effigie esattamente com'era sul Penny Black originale, ma riportandola ai giorni nostri e a quello che il mondo sta affrontando in questo 2020.

Durante il Regno della Regina Vittoria, Sir Rowland Hill ideò la riforma postale con la quale si risolse il problema del pagamento delle spese di spedizione. Fino ad allora erano i destinatari che, all’arrivo della corrispondenza, dovevano pagare i costi della spedizione. Hill inventò un sistema per trasferire questo costo a carico del mittente. Stabilì il pagamento di una tassa di 1 penny, e come prova del pagamento propose di apporre sulla corrispondenza una carta stampata adesiva.

Ma quale immagine usare per creare il primo francobollo del mondo?

Fu organizzato il concorso "Treasury Competition", il Ministero del tesoro Britannico mise in palio 600 sterline e indicò che l’immagine doveva contenere l’effige della Regina Vittoria. Furono inviati più di 2700 bozzetti, e tutte le illustrazioni proposte furono esposte a Buckingham Palace per essere esaminate.

Ancora oggi, quasi la totalità dei bozzetti, sono custoditi nella Collezione Reale Britannica! Sono stati stampati più di 68.000.000 di esemplari di Penny Black e il viaggio più lungo mai compiuto da un Penny Black è stato Hawick (Gran Bretagna) – Sidney (Oceania) nel 1841.
Fu scelto un timbro a croce di Malta per l’annullamento postale. Anche questo elemento è citato nella versione commemorativa digitale del Penny Black, è collocato al centro, in una posizione che evocherà in futuro l’anno 2020.